domenica 6 novembre 2016

PROCESS DRAMA
Il Laboratorio introduce gli studenti alla conoscenza del mondo degli audiovisivi e delle principali tecniche di produzione audiovisiva. Nella fase di programmazione dei contenuti il docente propone le competenze da acquisire con questa esperienza di UdA.
Al termine dell’esperienza in Laboratorio, lo studente  sarà in grado di comunicare in modo efficace in forma scritta, orale e anche per immagini con l‘ausilio di strumenti multimediali;
-conoscerà le nozioni fondamentali necessarie sia per la realizzazione di produzioni audiovisive sia per l'analisi delle questioni connesse con il "sistema dei media";
-sarà in grado di usare mezzi e supporti tecnici e a confrontarsi con compiti e organizzazione propri di una struttura produttiva (pianificazioni editoriali, metodologie di editing e ricerca del footage (filmato con materiali d’archivio), gestione dei diritti di immagine e del marketing, etc.).
Gli studenti riceveranno una formazione complessiva sul mondo degli audiovisivi e sulle principali tecniche di produzione audiovisiva, sia in relazione ai differenti media (tv, web, cinema…) che alle possibili declinazioni del prodotto (format, documentario, inchiesta, reportage giornalistico).
Agli studenti saranno, inoltre, forniti strumenti sia da un punto di vista pratico (creatori di immagini) che analitico (utilizzo e comprensione degli elementi fondanti del linguaggio audiovisivo, in relazione ai media e con particolare riferimento alle esigenze comunicative del mondo sociale e di propaganda).
In parallelo all’introduzione teorica, gli allievi, dovranno immergersi nella dimensione pratica del laboratorio prendendo confidenza con le attrezzature tecnologiche a disposizione (videocamere, kit audio e stazioni di montaggio audio-video).
Terminata questa fase, sarà chiesto loro di realizzare alcuni prodotti audiovisivi semplicemente con le App e saranno poi analizzati con il docente.
Agli studenti sarà inoltre chiesto di collaborare a un progetto collettivo. Quest'anno parteciperanno al bando delle scuole proposto dalla XXI Triennale di Milano, sarà la realizzazione di un pilot webserie dedicato alla nuova didattica.
Verranno proposte lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, videoproiezioni, attività laboratoriali di produzione audiovisiva (scrittura, shooting, editing e diffusione).
Il caso presentato consiste, inoltre, in un laboratorio process drama con un gruppo.
La ricerca ha come scopo quello di esplorare la sinergia fra process drama e consapevolezza interculturale. Il laboratorio proposto ha la finalità di introdurre il campo semantico del linguaggio dei format drama televisivi. Analizziamo, inoltre, i principi di base della didattica process drama.
La didattica teatrale process drama
Il process drama si può definire come una forma drammatica utilizzata a scopo didattico. Si può definire un metodo adottabile per l’apprendimento didattico. A differenza di altre forme teatrali, il process drama/storyspelling non segue un copione, né mira alla realizzazione di uno spettacolo teatrale. Al contrario, parte da un canovaccio, per esplorare un percorso drammatico che nasce dalla collaborazione dell‟insegnante e dei partecipanti.
In questo senso, sia l‟insegnante che i partecipanti si alternano nella funzione di autori, registi e attori. Questa collaborazione, caratteristica del process drama, elimina la tradizionale gerarchia insegnante-apprendente, instaurando una sinergia creativa utile al processo di acquisizione/apprendimento.
Il laboratorio process drama parte sempre da un obiettivo didattico, che guida l‟insegnante nella scelta del ” pre-testo”, dei ruoli proposti e del percorso narrativo co-creato con gli apprendenti.
Il percorso teatrale creato dal gruppo non prevede la presenza di un pubblico esterno; questo libera il partecipante dal peso di doversi esporre, di dovere memorizzare battute e movimenti e di essere giudicato.
Al contrario, i partecipanti fungono sia da attori che da pubblico interno; spesso si ritrovano ad interpretare un “ruolo collettivo”, dove il gruppo si esprime simultaneamente.
Questa dimensione protegge l‟apprendente e, allo stesso tempo, libera il suo potenziale espressivo, spostandone il focus dal recitare per un pubblico all‟esplorazione con il gruppo.
L‟utilizzo dell termine “process” non è casuale: il termine evoca, infatti, l‟idea di un processo in divenire, della creazione di un percorso insieme agli apprendenti.
O‟Neill  già nel 1995 lo definisce come un approccio esperienziale, dove l‟insegnante-artista guida i partecipanti nella creazione di un percorso drammatico.
Da O‟Neill in poi, il process drama diventa una forma a sé stante, riconosciuta e utilizzata in Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda per l‟insegnamento di educazione artistica, storia, geografia, scienze e inglese L1.
L‟approccio ha generato diversi metodi che si sono sviluppati in diversi paesi del mondo.
L‟estetica del process drama si basa, appunto, sugli elementi drammatici primari e la loro organizzazione all‟interno di un percorso drammatico.
Dalla mimesi aristotelica in poi, gli elementi drammatici sono stati riconosciuti attraverso i secoli e le correnti artistiche. Aristotele li descrive come unità di tempo, di luogo e d‟azione, definite da Pavis “le leggi della composizione drammatica” (1998: 15).
Bolton nel 1979 menziona anche il contrasto, la simbolizzazione, il focus e la tensione drammatica.
A questi elementi, Haseman e O‟Toole (1986) aggiungono il ruolo, il contesto, il linguaggio, lo spazio, il tempo, il movimento e il clima drammatico.
L‟organizzazione di questi elementi crea il “senso drammatico”, un‟esperienza attraverso la quale esplorare l‟obiettivo didattico nel process drama.
La tensione drammatica è la forza che mette in moto l‟azione teatrale. Senza di essa il laboratorio sarà spento, privo di significato. Come vedremo, è proprio la tensione drammatica, in tutte le sue sfaccettature, l’elemento cruciale per la motivazione comunicativa.
Edith Kramer  già nel 1958, invece, si muove da un’ottica completamente diversa e concentra l’attenzione sul processo creativo ritenuto uno strumento non solo didattico ma terapeutico. L’espressione artistica non è vista solo come mezzo per l’espressione dei conflitti inconsci ma come strumento per la loro risoluzione e come risorsa per la crescita e la maturazione personale. Arte come terapia.
Questo interessante approccio didattico chiamato process drama utilizza tecniche teatrali a fini educativi, in particolare il relazione alla sua efficacia nell’insegnamento(apprendimento.
L’aspetto sul quale viene posta gran parte dell’attenzione riguarda la figura dell’insegnante nel process drama, il suo ruolo, le sue funzioni ed il suo carattere estremamente innovativo.
Le riflessioni personali avanzate sul metodo sono frutto di due esperienze professionali al riguardo, una osservazione e l’altra di applicazione pratica.
Da entrambe le esperienze di storytelling sono scaturite idee, impressioni e riflessioni personali rispetto all’utilità dell’immedesimazione a scopo didattico.
Il role-play è un particolare tipo di esercitazione che richiede ai partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di “attori”, di rappresentare cioè alcuni ruoli in interazione tra loro, mentre altri partecipanti fungono da “osservatori” dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta.
E’ in pratica una rappresentazione improvvisata e quasi teatrale di una scena simile a quello che può accadere in azienda.
Viene messo in atto un “incidente” e si dà ai partecipanti l’opportunità di riesaminare il proprio comportamento, di esercitarsi e sperimentare nuovi atteggiamenti, di enfatizzare differenti punti di vista e di ricevere un feedback sul proprio comportamento.
Il role-play o “gioco di ruolo” mira a rendere i partecipanti consapevoli dei propri atteggiamenti, evidenzia i sentimenti e i vissuti sottesi alla situazione creata e rinvia alla dimensione soggettiva, alle modalità di proporsi nella relazione e nella comunicazione.
Le caratteristiche di questo metodo forniscono molteplici stimoli all’apprendimento attraverso l’imitazione e l’azione, attraverso l’osservazione del comportamento degli altri e i commenti ricevuti sul proprio, attraverso l’analisi dell’intero processo.

Si è reso palese il risultato positivo derivato dall’incontro dell’insegnamento con il mondo del teatro e delle arti drammatiche.

autori multimediali - video produzioni . realizzazione video

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