Esperienza
in laboratorio
Un
laboratorio artistico propone l’uso di differenti linguaggi creativi. L’arte
coinvolge sia la cognizione che l’emozione. In laboratorio si realizza un
processo di simbolizzazione del sapere che si trasforma con la pratica in
esperienza.
Il laboratorio propone un’esperienza sull’analisi
del mondo delle serie televisive.
L'obiettivo principale è fornire agli
studenti le competenze per comprendere il significato di questo genere di
programmi, nel contesto dell’attuale panorama mediatico e sociale.
Per ottenere questo risultato, gli
studenti dovranno apprendere le categorie specifiche per l’analisi
sociosemiotica delle serie tv e dovranno analizzare alcuni prodotti specifici,
come se lavorassero in un vero centro di ricerca sociale sulla televisione.
Il laboratorio “Tv Drama”.
Il laboratorio di
screenplay fonde in modo pragmatico, e plasma, con straordinaria chiarezza
didattica gli elementi che compongono la sceneggiatura e le possibili modalità
con cui la si costruisce. E’ determinante anche la visione di esempi tratti da
grandi e noti film. Ci si occupa, inizialmente, dell'ideazione e degli elementi
costitutivi di una storia, analizzandoli: idea, protagonista, mondo narrativo,
obiettivo, antagonista, etc. in una sorta di anatomia della sceneggiatura.
"Story",
per esempio, è un libro su come si narrano le storie, non solo quelle per il
cinema. Leggendo "Story" si acquisiscono consapevolezza e nozioni
utili per scrivere racconti o romanzi. Come procedere dall'idea di partenza fino
al manoscritto finale. McKee è riconosciuto come il maestro degli sceneggiatori
di Hollywood.
Gli studenti dovranno essere in grado di
comprendere a fondo il significato socioculturale di un programma televisivo e,
più nello specifico, di un prodotto seriale di finzione. A questo scopo, verrà
chiesto loro di realizzare un’ analisi per inquadrare le serie tv nel contesto
generale delle tendenze del linguaggio della televisione contemporanea.
Interessanti anche i diversi approcci
disciplinari allo studio delle serie televisive, per cercare di comprendere
appieno il valore di un'analisi sociosemiotica nel panorama dei media studies.
Incrociando queste diverse prospettive
scientifiche tra di loro, e ragionando su quelle più pratiche dei manuali di
scrittura per professionisti, verrà presentata una specifica metodologia di
analisi, che sarà applicata alle serie più interessanti del panorama degli
ultimi anni.
In questo modo, si cercherà di mettere in
evidenza le tendenze linguistiche e culturali più significative di questo
genere di prodotti dell'industria dello spettacolo.
l mondo delle TV Series sta subendo un
veloce cambiamento. Da prodotto di “serie B”, il telefilm oggi, è diventato
il maggiore degli strumenti di intrattenimento ed è soprattutto l’espressione della Pop culture
degli anni 2000.
Come ogni settore, anche quello delle tv series, ha un
proprio linguaggio o più propriamente i “telefili” hanno la loro lingua.
Il laboratorio TV drama ha permesso ai ragazzi di creare
una classificazione dei termini più usati rispetto a questo linguaggio.
PILOT : è l’episodio pilota.
Generalmente i network americani ordinano ai propri team di
produttori di realizzare un episodio che funge da strumento di valutazione di
una nuova serie che vogliono produrre.
Fino a pochi anni fa veniva sottoposto a valutazioni dal
network stesso e da un gruppo ristretto di spettatori, senza essere mandato in
onda, oggi invece tende a coincidere con il primo episodio della serie tv.
SERIE MADRE E SPIN OFF:
si parla di serie madre quando una serie tv ha ispirato uno
nuovo show, detto appunto spin off che, solitamente, ha tra i suoi protagonisti
uno o più personaggi del telefilm originario.
Vi sono numerose note coppie di serie madre e spin off, tra
cui Buffy/Angel,
Friends/Joey, Grey’s Anatomy/Private Practice, Hercules/Xena.
In alcuni casi gli spin off sono semplicemente ambientati
nello stesso universo della serie madre e appartengono al loro stesso genere,
come nel caso di CSI CSI- Miami e CSI- New York.
BACKDOOR PILOT:
un episodio della serie madre che funge da pilot dello spin
off
(The Vampire
Diaries 4×20 è il backdoor pilot di The Originals).
CROSS-OVER: quando una serie madre e il suo spin-off si incontrano.
Ad esempio un personaggio di una delle due serie compare
per uno o più episodi dell’altra (per esempio
Buffy Summers è presente nell’episodio 1×8 di Angel).
TELEFILO:
è un intenditore delle serie tv, segue settimanalmente un
ampio numero di show (generalmente made in USA), è un vero e proprio
esperto del settore.
Conosce perfettamente la struttura di uno script, cos’è un
pilot, adora e venera troppe ships. Conosce perfettamente gli attori, executive
producer, registi e scrittori dei maggiori show in circolazione.
Il telefilo medio è un vero e proprio critico del genere,
sa riconoscere già da uno spoiler se una nuova serie ha o meno futuro.
A differenza di quanto si possa pensare i telefili non
amano il mondo del piccolo schermo in quanto tale, in loro presenza non citate
mai il “Grande Fratello”.
I telefili vedono telefilm TVdrama ma anche leggono romanzi
di ogni genere ed epoca. Facilmente identificano una buona storia.
Glossario proposto agli allievi:
BEAT: modifica di un comportamento azione/reazione. I beat
formano le scene.
SEQUENZA: serie di scene – da due a cinque.
PROTAGONISTA: deve essere empatico. Non deve cambiare mai
il suo desiderio inconscio. Incidente scatenante – conflitto interiore –
desiderio conscio. In questo modo la forma essenziale della storia diventa
semplice.
INCIDENTE SCATENANTE: l’incidente scatenante deve
“agganciare” lo spettatore. Per alcuni è importante nei primi 15 minuti. Nella
realizzazione di un’Opera per il teatro Rossini proponeva il climax a tre
quarti allungando il primo Atto. In un film di due ore il climax avviene sempre
nella prima mezz’ora. Film famosi hanno creato la sorpresa nei primi sette
minuti.
CLIMAX ULTIMA SCENA: è l’anima della storia. Non si può
sbagliare.
DIALOGO: non è conversazione. Può ridurre i personaggi a
“figurine di carta bidimensionali”. Deve invece partire dalle caratteristiche
connotate dei personaggi.
PERSONAGGIO: esiste quando gli altri attori, nel dialogo,
rafforzano la sua personalità e le sue caratteristiche.
SERIES PREMIERE: inizio di una serie.
SERIES FINALE: l’ultimo episodio di una serie.
SEASON PREMIERE: primo episodio della nuova stagione.
SEASON FINALE: ultimo episodio di una stagione.
SPOILER:
informazioni su un episodio ancora inedito.
SHIP:
da relationship, identifica una relazione tra due personaggi del telefilm.
URST: Unresolved Sexual
Tension, quando tra due personaggi c’è tensione sessuale, ma la relazione resta
platonica, generalmente per più stagioni (es. CASTLE: Castle e Beckett
fino alla season 4).
OPENING CREDITS: crediti iniziali, i titoli di testa.
END CREDITS: crediti finali, i titoli di coda.
TEASER: è ciò che
vedete prima della sigla e degli Opening Credits.
E’ la parte introduttiva dell’episodio, generalmente è
realizzata per attrarre l’attenzione dello spettatore.
CLIFFHANGER: è un
momento di alta tensione, quando viene fatta una rivelazione inaspettata e
sorprendente (Es. scena finale di Hunger Games- La ragazza di fuoco).
In molti casi viene utilizzato nell’episodio finale della
stagione, per incuriosire i fan e lasciarli col fiato sospeso fino all’inizio
della stagione successiva.
Alcune serie tv utilizzano sistematicamente questa
tecnica narrativa (Es. Breaking Bad, Squadra antimafia, Supernatural)
SCRIPT: il copione.
TRAETMENT: prima stesura di un episodio, che ancora non può essere
qualificato come lo script definitivo.
In realtà lo stesso script viene più volte modificato e
spesso sono scritti su pagine di colori differenti, per
differenziare le varie stesure.
TAG:
frammento di un episodio o scena auto-conclusiva.
autori multimediali - video produzioni - realizzazione video - www.autori-multimediali.it
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